Un sistema completamente automatico per caricare dall’alto sia la macchina che la cartonatrice.
(video: Cama)
di Ferdinando Salaris
L’area MENA (Middle East and North Africa): la produttività nell’alimentare con l’automazione
Il mondo occidentale e quello arabo sono sempre più vicini e uno dei punti di incontro è la produzione alimentare che cresce a ritmi importanti ma variabili per il quale sono d’obbligo impianti di produzione adattabili a questo mercato così dinamico.
Cama con Industrial Meeting hanno analizzato le necessità del settore dando priorità alle soluzioni relative alla flessibilità del packaging secondario, scalabili e dalla grande produttività.
Renato Dell’Oro (Cama’s Area Sales Manager for the Middle East) ci spiega quanto sia importante l’analisi preliminare per un impianto di packaging secondario. “Il mercato è in espansione. Si muove verso sistemi di packaging automatico quando sino a ieri l’automazione contemplava il semplice inserimento dei prodotti in busta o nel flowpack per abbandonare le operazioni manuali. Con la crescita di volumi e tempi di produzione sempre più rapidi il lavoro manuale è ormai improponibile nonostante il costo della manodopera basso. I sistemi automatici eliminano la confusione della produzione da grandi numeri che deve gestire turni da decine di persone che si avvicendano per un lavoro ripetitivo che genera errori, anche a causa della preparazione non sempre adeguata”.
La GDO alla ricerca della flessibilità
“La qualità delle confezioni, l’attenzione alle scatole display, quantitativi elevati e tempi di produzione rapidi con variabilità continua sono richieste tipiche da GDO la cui quota di mercato diventa sempre più importante” spiega Renato Dell’Oro, “alle quali si può rispondere impiegando macchine automatiche da grandi prestazioni e flessibilità nel cambio formato. Nel packaging secondario le scatole venivano formate a mano, adesso sono operazioni automatiche con la GDO che vuole sugli scaffali prodotti confezionati a regola d’arte”.
Quando si realizza un impianto produttivo per l’alimentare si deve tener conto delle variazioni durante la produzione. Si parte da un programma che poi viene modificato da nuove esigenze e la flessibilità del packaging secondario deve essere alla base di tutto.
“Il progetto di un impianto deve essere intelligente e variabile. Le nostre soluzioni vengono progettate con la flessibilità del packaging secondario come caratteristica. Se si sceglie una macchina monolite quando dobbiamo cambiare formato diventa estremamente costoso. La flessibilità è differente dall’automazione di scuola fordista che per 24 ore faceva le stesse operazioni. Prerogative di Cama sono la modularità, la combinazione di macchine e robot per avere un sistema produttivo da grandi prestazioni previsto già dalla progettazione”.
Le macchine Cama sono attrezzate col cambio formato senza utensili. Inoltre si può avere il cambio formato automatico, opzione da impiegare se l’operazione non può essere effettuata manualmente.
Cama non si limita alle soluzioni tecniche ma fornisce supporto anche nello sviluppo del packaging di prodotto ci spiega Renato Dell’Oro, “forniamo macchine automatiche che migliorano ciò che prima veniva fatto a mano. Inoltre, istruiamo i clienti su come realizzare il progetto del packaging della scatola che deve contenere un certo numero di prodotti e migliorare anche le prestazioni in produzione”.
Come progettare l’impianto per avere la flessibilità del packaging secondario in produzione
“Durante la progettazione è importante la scelta del materiale (come il cartone, ndr) per la produzione. Un buon packaging si realizza con una buona macchina ma anche col materiale di qualità” ci spiega Renato Dell’Oro.
“Prepariamo il cliente dalla scelta dei materiali a come progettare la confezione quando non ha questo know how specifico. Chi conosce i sistemi per il wrap around sa scegliere il materiale e progettare il fustellato. Il nostro ufficio packaging aiuta nello studio della prima campionatura per il layout della confezione guidando il cliente per ottenere il miglior risultato evitando errori nei materiali e nel progetto del fustellato”.
“Con la pandemia è stato necessario il distanziamento sociale che ha premiato gli impianti più efficienti, produttivi e sicuri. Entrando nel dettaglio, uno dei settori che sta crescendo bene è il bakery, con investimenti in crescita per la ripartenza dopo la pandemia”.
L’area MENA (Middle East – North Africa): investimenti e prospettive
Dobbiamo suddividere l’area MENA tra Medio Oriente e l’area Mediterranea del Nord Africa. Nella zona Mediorientale gli investimenti in impianti sono legati alle risorse provenienti dai giacimenti di greggio che ultimamente hanno subito un deprezzamento.
L’area Nord Africana invece ha problematiche di altro genere, in particolare sociopolitiche che generano incertezza economica e talvolta rendono difficoltosi i progetti di investimento in sviluppo tecnologico.
Sicuramente il mercato delle macchine automatiche per il packaging nell’area MENA è di grande importanza e le prospettive sono molto interessanti anche in previsione della crescita dell’intera area.
“Le nostre soluzioni sono progettate per confezionare con la flessibilità del packaging secondario prodotti con l’imballo primario” continua Renato Dell’Oro. “Possono essere astucci, scatole a tre lembi, casse display, per fare qualche esempio. Le nostre macchine coprono gran parte delle esigenze di produzione e per realizzare gli impianti oltre alla tecnologia è importante la fiducia dei nostri clienti locali”.
Il progetto deve prevedere la flessibilità del packaging secondario: “arriva il prodotto, applichiamo la soluzione robotizzata caricando i prodotti nelle scatole che abbiamo formato. Questo è il concetto in sintesi. Il modo in cui il robot prende il prodotto, come ruota la testa, e tutti gli altri dettagli fanno parte del nostro know how per ottenere la soluzione migliore, più efficiente e flessibile per il produttore” spiega Renato Dell’Oro.
User friendly e soluzioni Monoblocco per l’uso quotidiano
La proposta di Cama parte dalle soluzioni monoblocco, macchine progettate per ricevere i prodotti da uno o più flowpack, con le scatole formate a partire dallo steso. La scatola formata, col coperchio aperto va nella zona di carico dove arrivano i prodotti indicizzati con il robot operatore a due o tre assi. Il concetto dell’applicazione è che vengono presi i prodotti ordinati, depositati in cassa e si chiude la confezione. Tutto ciò con l’isola monoblocco, unica struttura con il vantaggio di avere dimensioni ridotte e l’operatore che deve soltanto cambiare il formato.
Le soluzioni monoblocco sono a prova di errore a partire dalla protezione del cambio formato: se sto lavorando con la ricetta X che prevede determinati formati con teste specifiche, non sarà possibile modificare o alterare l’impostazione, evitando così danni e blocchi di produzione.
User friendly è l’aggettivo delle soluzioni Cama. Questi accorgimenti proteggono dall’errore umano anche con macchine dalle grandi prestazionali e capaci di realizzare soluzioni molto complesse anche se il personale non sia stato perfettamente formato.
Inoltre, per i mercati dell’area MENA i pannelli di comando sono in lingua araba per facilitare le operazioni anche se è possibile avere diverse lingue a seconda delle necessità.
Per facilitare le operazioni di manutenzione inoltre vengono impiegati sistemi diagnostici con la possibilità di intervento a distanza e la realtà aumentata danno un grande valore aggiunto agli impianti, alla loro gestione quotidiana e alla stessa manutenzione.
Grandi prestazioni per le soluzioni Wrap around rispettando l’economia circolare
“Il nostro target è un’industria dalle dimensioni importanti che ha un progetto complesso per cui non va bene una soluzione standard ma deve essere realizzata su misura” continua Renato Dell’Oro.
Stanno prendendo piede le soluzioni wrap around che gradualmente sostituiscono applicazioni su cassa americana per progettare casse display sempre più utili per l’esposizione ordinata del contenuto.
Il wrap around sta crescendo anche nell’area MENA: si parte dal cartone steso impiegandone di meno di meno e chi è attento all’ambiente lo preferisce. Questo sistema inoltre permette efficienza, risparmio e la qualità della confezione preferita dalla GDO; inoltre viene rispettato il concetto sempre più diffuso della produzione secondo i dettami dell’economia circolare.
I settori di interesse nell’area MENA, sui quali puntare aspettando l’EXPO 2021
Cama copre l’intero mercato del food e non food con soluzioni trasversali per ogni settore. Sicuramente un settore di grande interesse è il packaging secondario nel bakery: i produttori sono numerosi e il biscotto è un prodotto molto diffuso e in questa zona geografica non si hanno le problematiche che si possono avere per esempio nella lavorazione del cioccolato considerando le temperature ambientali.
“In produzione si devono confezionare piccoli prodotti con volumi alti tra 3.000-4.000 pezzi al minuto nel flow pack e poi in cassa” continua Renato Dell’Oro.
“Un mercato importante è quello del dairy; stiamo lavorando tanto per crescere in questa nicchia, in particolare con le grandi organizzazioni dalle grandi capacità produttive per il quale le nostre soluzioni tecnologiche sono ottime. Non sottovalutiamo la produzione del gelato, molto importante nonostante non sia ancora particolarmente diffuso anche a causa della catena del freddo. Sicuramente linee di una certa capacità giustificano l’investimento, inoltre teniamo conto che la produzione di gelato in questa area geografica è continua e non stagionale come in Europa dove è complicato fare un investimento nel packaging secondario per il gelato lavorando con due picchi all’anno.
Per l’ingresso nell’area MENA per noi è stato importante il bakery come primo step e successivamente settori come il confectionery, i gelati, un po’ meno il pet food che se per noi è un mercato importante, per l’area MENA è ancora ai primi passi”.
L’anno 2021 è quello dell’EXPO a Dubai. Gli investimenti saranno importanti per un evento del genere e sicuramente sarà un volano importante per l’intera area che è in crescita sia in termini quantitativi che di tecnologia impiegata.
Flessibilità del packaging secondario per l’area MENA: come assistere i clienti locali
Cama fornisce supporto e assistenza direttamente dalla casa madre con i suoi esperti insieme a Renato Dell’Oro in prima persona che spiega che “grande importanza viene data alla spiegazione delle soluzioni e dei vantaggi di efficienza che si ottengono coi nostri impanti. Non ci sono intermediari e interviene direttamente la casa madre per dare risposte pronte e veloci agli interlocutori che devono mettere a punto un impianto produttivo. Con gli strumenti di oggi è semplice incontrare direttamente il cliente per un lavoro di qualità, con un rapporto personale, importante quando una solida relazione è fondamentale per stabilire un legame di fiducia reciproca”.
Durante lo sviluppo dei progetti con i clienti dell’area, Cama è organizzata con collaboratori originari dell’area MENA che sono presenti nell’ufficio tecnico per la fase di project management; lo stesso vale per l’intero progetto e durante la fase di assistenza quando è necessario avere persone che parlino la stessa lingua e che abbiano la stessa cultura per essere un partner a disposizione dei clienti con la loro lingua e la loro cultura.
“Sicuramente l’esperienza nel confezionamento per aziende come Multinazionali del settore Food e Non Food con soluzioni moderne e performanti è di grande valore. Questo tipo di referenze sono un ottimo biglietto da visita per conquistare la fiducia dei clienti locali. Inoltre raccontare le applicazioni realizzate trattando prodotti simili, aiuta il cliente nei suoi progetti di sviluppo.
Solitamente siamo molto presenti nell’area partecipando al Gulfood Manufacturing, partecipiamo al Dzjazagro e nel programma c’è anche il Food Africa per far capire quanto sia importante per Cama questa importante area geografica” conclude Renato Dell’Oro: “Di fatto molto clienti di questa stessa area ci incontrano anche durante la fiera interpack di Duesseldorf che è senza dubbio il grande evento internazionale dove si generano tanti contatti per la nostra proposta tecnica con soluzioni di alta gamma”.