L’affinamento di questi processi consente di ottimizzare la produzione e realizzare vino di qualità sulle tavole dei consumatori. FPZ S.p.A. leader nella progettazione e produzione di tecnologie per la gestione dei fluidi attraverso soluzioni all’avanguardia rivolte all’industrie Food and Beverage offre competenze esclusive e distintive nella trasformazione verso una digital factory integrata nella supply chain.
Dalla raccolta in vigna interviene la tecnologia per il processo produttivo del vino 4.0
Le soluzioni FPZ hanno l’obiettivo di affiancare gli operatori in tutte le fasi del processo produttivo del vino mantenendo l’artigianalità attraverso l’utilizzo della tecnologia. Il processo ha inizio dalla vigna dove l’uva raccolta viene sottoposta alla raspatura. I battitori colpiscono ripetutamente il grappolo d’uva per separare gli acini eliminando i raspi.
Gli acini d’uva vengono poi collocati su nastri trasportatori che passano attraverso grandi vasche dove mediante il processo di borbottaggio l’aria viene insufflata nell’acqua creando delle bolle che movimentano l’uva consentendone una corretta pulizia. L’aria insufflata è prodotta dalle soffianti a canale laterale FPZ che hanno elevate prestazioni in termini di portata.
Dopo il lavaggio l’uva deve essere asciugata prima di passare alla lavorazione successiva. L’asciugatura avviene grazie alle lame d’aria Windblade™ FPZ. Le lame d’aria sono un accessorio delle soffianti a canale laterale realizzate in alluminio anodizzato o in acciaio inox e consentono l’asciugatura a un’elevata velocità. Sono resistenti ai fenomeni corrosivi e assolvono alla loro funzione grazie alle specifiche tecniche di ultima generazione.
Spremitura e pigiatura sino alla fermentazione e alla filtrazione. Configurazioni adattabili alla produzione
L’uva passa alla fase di spremitura dove le soffianti gonfiano grandi membrane all’interno delle presse pneumatiche per spremere l’uva ed estrarre il liquido. Il risultato della pigiatura è il “mosto”. Successivamente, attraverso la valvola di inversione, la soffiante aspira l’aria dalle membrane per sgonfiarle a fine lavorazione.
Si passa così alla fase di fermentazione del vino che può essere realizzata attraverso un semplice sistema in cui una soffiante e08R MD con cataforesi (ad elevata portata e a bassa pressione) combinata con un inverter recupera la CO2 dallo spazio di testa del serbatoio convogliandolo sotto al cappello di vinaccia. Il gas espandendosi crea delle bolle che rompono morbidamente il cappello disperdendone le parti solide. Questa tecnica applicabile grazie all’impiego delle soffianti FPZ previene rischi di ossidazione e protegge gli aromi fruttati.
Un’altra fase chiave è la filtrazione del vino. La pompa dosa la quantità di farina fossile necessaria per eliminare lieviti, particelle solide e composti in sospensione per sterilizzare e far brillare il vino. Le pompe più indicate per questa applicazione sono le DV101 Doseuro che permettono la massima adattabilità alle esigenze del settore delle bevande sia nelle prestazioni che nella configurazione di montaggio, permettendo un posizionamento del motore flessibile e modificabile anche successivamente. Tutte le configurazioni sono disponibili come forniture standard, senza incidenza sui tempi di consegna. La soluzione è integrabile con testate a pistone per consentire portate e pressioni elevate.
Dalla produzione all’imbottigliamento con le pompe dosatrici prima della fase di etichettatura
Sempre attraverso le pompe dosatrici il vino 4.0 viene accuratamente dosato all’interno della bottiglia. Le soffianti sono infine utilizzate per asciugare in combinazione con le lame d’aria Windblade™ e rendere aderente l’etichetta alla bottiglia dandogli la veste che il produttore ha disegnato per il prodotto.
A questo punto l’impianto in acciaio inox deve essere pulito. La pulizia avviene grazie alle pompe pistone a ritorno a molla e membrana meccanica ritorno a molla con il dosaggio di due prodotti la soda, per eliminare residui di grassi, e l’acido, per lavare eventuali depositi di sali minerali.
I prodotti FPZ possano essere impiegati anche nella produzione delle vaschette per il trasporto dell’uva. Le pompe a pistone con ritorno positivo sono impiegate per il dosaggio dei polimeri ad alta pressione per la termo formatura di vaschette alimentari.
La nuova filiera del vino 4.0 può portare al miglioramento dei prodotti e dei processi aziendali se guidata da partner tecnologici in grado di intercettare le esigenze dei clienti e di personalizzare soluzioni. Seguendo le necessità del settore ogni giorno FPZ cerca di semplificare la vita dei suoi clienti offrendo soluzioni intelligenti nella movimentazione dei fluidi.