La strada verso la creazione di una macchina in linea con l’Industry 4.0 comincia dalla fase di progettazione, che deve tener conto di variabili quali l’evoluzione che la tecnologia avrà negli anni. In questo senso è esemplificativo lo sviluppo dei protocolli per la connessione via internet, che permettono ad aziende come Microline di assistere efficacemente i propri clienti a distanza
Assistenza per Industria 4.0 in remoto: dal controllo via modem ai protocolli TCP/IP

Da anni, il mondo del packaging parla di Industry 4.0, con specifico riferimento alle tecnologie per l’automazione di linea e l’assistenza in remoto.
In questo contesto poche aziende possono vantare l’esperienza di Microline. Fin dalla sua nascita, nel 1999, l’azienda emiliana ha messo al centro il cliente, studiando le forme migliori per garantire un’assistenza pronta e continuativa.
Microline è stata infatti tra le prime ad investire sui protocolli che consentono l’intervento a distanza sui parametri macchina, cominciando nel 2005 con la teleassistenza via modem. Nel 2013, l’azienda ha compiuto un ulteriore passo avanti, creando il sistema “MRA” (Microline Remote Assistance), implementabile come optional su tutte le macchine dell’azienda e basato sui più evoluti protocolli TCP/IP, che consentono di intervenire su componenti quali PLC, controllori, inverter, moduli per la sicurezza e azionamenti.
Più automazione, meno problemi

A prescindere dal sistema di assistenza per Industria 4.0, tutte le macchine Microline sono caratterizzate da un elevato livello di automazione, che rappresenta un valore aggiunto non soltanto quando si tratta di dover intervenire per attività di manutenzione.
Le soluzioni ingegnerizzate dall’azienda emiliana sono corredate da una complessa rete di sensori che, in condizioni di normale operatività, eseguono un “tuning automatico” della macchina, aumentando o diminuendo parametri quali la velocità in base al formato del prodotto e alle condizioni a monte o a valle della linea.
Tutto questo opera seguendo la filosofia progettuale che da vent’anni contraddistingue Microline, volta a rendere il più semplici possibili operazioni complesse, in modo che la conduzione della macchina risulti facile e intuitiva, mentre hardware e software si fanno carico delle attività di “backdoor”, attraverso una continua opera di controllo.
Quando un minor consumo per l’ambiente significa risparmio per il cliente

Un elevato livello di automazione garantisce benefici anche in termini di risparmio, sia energetico che di materiale. Per esempio, nel caso delle confezionatrici Microline per il settore tissue, le macchine non generano sfridi, eliminando così i costi di smaltimento e la spreco di materiale di incarto, con un risparmio di circa il 20% rispetto alla concorrenza.
Al contempo, dover gestire meno materiale per l’imballo significa poter abbassare la temperatura di retrazione del film, garantendo un considerevole risparmio energetico. L’impiego di motori elettrici di ultima generazione consente infine un’ulteriore ottimizzazione dei consumi. Tutto questo, oltre ad avere ricadute positive sull’ambiente, significa per il cliente un ammortizzamento del costo della macchina in tempi brevi.
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